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La Solitudine

  La Solitudine Versi dal silenzio interiore La solitudine, un dolore silenzioso, Un abisso senza fine, un naufragio interiore. Ma forse, in questo silenzio, troverò la mia voce, E la solitudine diventerà un canto di speranza. La luna, pallida e malinconica, Guarda dall’alto la mia misera esistenza. E le lacrime si confondono con la pioggia, Nascoste, come il mio cuore, nel buio. Nel silenzio dell’anima, la solitudine si insinua, Un’ombra grigia che avvolge il cuore, Come un abbraccio freddo e implacabile. Le stelle, lontane e inaccessibili, Sembrano danzare al ritmo della mia tristezza. E il vento sussurra segreti di altre vite, Ma io resto qui, sola, con la mia pena. Elisabetta Sanguedolce
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Perché nei sogni si vola?

  Perché nei sogni si vola? Quando la mente si libera, anche il corpo smette di pesare Nel mondo dei sogni, le leggi della fisica si dissolvono come nebbia all’alba. Volare è una delle esperienze oniriche più comuni e affascinanti. Ma cosa significa davvero?  Esplorazione della libertà Volare nei sogni è spesso simbolo di libertà. È la sensazione di superare limiti, di andare ovunque senza restrizioni. È il corpo che si alleggerisce, e l’anima che si espande.  Controllo e potere Quando sogni di volare, sei tu a decidere la rotta. L’altezza, la direzione, la velocità. È un sogno di dominio, di sicurezza, di potere personale.  Espressione dell’inconscio Il volo può essere un messaggio nascosto. Il desiderio di fuggire, di superare ostacoli, di liberarsi da ciò che opprime. È l’inconscio che parla, con ali invisibili.  Esperienza sensoriale A volte, volare è semplicemente bello. ...

Corazza Invisibile

  Corazza Invisibile Riflessione sulla solitudine, il giudizio e la forza interiore Nella vita, l’unica corazza che ti resta  è la consapevolezza di non essere come gli altri. Non è presunzione, è consapevolezza. Nessuno può capire quello che hai dentro,  perché nessuno ha mai vissuto i tuoi stessi drammi. Possono illudersi di provare empatia,  ma alla prima idea sbagliata che si faranno di te,  quella rimarrà impressa per sempre. Sarà quella l’innesco, il pretesto per giudicarti senza pietà. E ti demoliranno, finché di te non resterà nemmeno la polvere. Il vero motivo sai qual è? La competizione. L’invidia. La gelosia. Perché molti, al posto del sangue,  hanno questo lievito d’odio  che spazza via ogni briciolo di senso umano.  Elisabetta Sanguedolce

Christiane e il Mistero del Teatro Abbandonato

  Christiane e il Mistero del Teatro Abbandonato Episodio I - Il fantasma tra le quinte La pioggia scrosciava incessante su Londra, e le strade erano avvolte in un velo di nebbia. Christiane, l'indagatrice dell'incubo, si ritrovò davanti a un vecchio teatro abbandonato. Le insegne sbiadite recitavano “Teatro dell’Oscurità” , ma ora sembrava più un luogo di desolazione che di spettacolo. Melissa, la sua assistente, la seguiva con passo incerto. “Christiane, cosa ci facciamo qui? Questo posto sembra maledetto.” Christiane si fermò davanti alla porta di legno marcio. “Melissa, i fantasmi amano i teatri. Hanno un debole per le luci soffuse e le risate smorzate. E questo teatro…” Fece una pausa, scrutando le finestre rotte. “Questo teatro ha una storia oscura.” Entrarono. L’interno era un labirinto di corridoi polverosi e palchi sgretolati. Le sedie erano coperte di ragnatele, e l’aria profumava di muffa e vecchio legno. Christiane acce...

Lady Penelope e il Caso del Tè

  Lady Penelope e il Caso del Tè Episodio I — Un segreto tra le tazze La villa di Lady Penelope era avvolta in una nebbia fitta, quella fredda mattina di dicembre. Il giardino sembrava sospeso nel tempo, e le finestre tremavano sotto il respiro dell’inverno. I suoi ospiti, un gruppo eterogeneo di amici e parenti, si erano riuniti per il tradizionale tè delle cinque. Ma questa volta, il tè avrebbe portato con sé un segreto oscuro. La signora Agnes, la governante, aveva preparato tutto con cura. Le foglie profumate galleggiavano nella teiera d’argento, e le tazze di porcellana erano disposte con precisione millimetrica. Lady Penelope, una donna dai capelli grigi raccolti in uno chignon impeccabile e occhi che non perdonavano, si sedette al capo del tavolo. “Benvenuti, miei cari amici,” disse Lady Penelope. “Oggi abbiamo un motivo speciale per festeggiare.” Ma mentre i partecipanti sorseggiavano il tè, qualcosa andò storto. Il signor Archibald, un a...

Il Viaggio del Vecchio Capitano

  Il Viaggio del Vecchio Capitano Un racconto di mare, coraggio e una rivelazione sorprendente “Nel porto di Portobello, dove le onde s’infrangevano contro gli scogli…” Nel porto di Portobello, dove le onde s’infrangevano contro gli scogli e le vele dei velieri danzavano al vento, viveva un vecchio capitano di nome Andrea. Andrea aveva navigato per tutta la vita, attraversando mari tempestosi e scoprendo terre lontane. Un giorno, mentre si riposava sulla sua barca, Andrea ricevette una lettera. Era un invito a partecipare a una pericolosa spedizione alla ricerca di un tesoro nascosto su un’isola remota. Andrea sapeva che il viaggio sarebbe stato difficile, ma il richiamo dell’avventura era troppo forte. Radunò un equipaggio di marinai coraggiosi e salpò verso l’ignoto. Attraversarono tempeste, affrontarono pirati e navigarono attraverso acque inesplorate. Andrea guidava la sua ciurma con fermezza e saggezza, ispirandoli con storie di a...

Un grido silenzioso contro la freddezza del mondo

  Indifferenza, Poesia nella nebbia sociale Un grido silenzioso contro la freddezza del mondo “Nel buio, una fiamma persiste: la volontà di rompere l’indifferenza.” Nella società indifferente, gli occhi si incrociano senza vedere, le parole si perdono nel vuoto, e i cuori si spezzano in silenzio. Le persone camminano, mentre la nebbia si addensa, ignorando le lacrime nascoste, le speranze infrante, i sogni svaniti. La gentilezza è un lusso raro, la compassione un ricordo sbiadito, mentre la nebbia avvolge tutto, soffocando ogni slancio di umanità. Eppure, nel buio, una fiamma persiste, la volontà di resistere, di tendere una mano, di rompere l'indifferenza. Forse, un giorno, la nebbia si diraderà, e la società tornerà a respirare, con cuori aperti e occhi attenti, libera da questa morsa gelida. Elisabetta Sanguedolce

Nebbia nel cervello, Poesia di una mente in lotta

Nebbia nel cervello,  Poesia di una mente in lotta Un viaggio poetico tra confusione, resistenza e speranza “Pensieri avvolti in veli grigi, come ragnatele che impediscono la chiarezza.” Nebbia nel cervello pensieri avvolti in veli grigi, come ragnatele intricate che impediscono la chiarezza. La mente, un labirinto nebbioso, dove le idee si smarriscono, e le parole si disperdono come foglie portate via dal vento. La società indifferente, ignora la lotta silenziosa, mentre la nebbia si addensa, soffocando ogni slancio di speranza. Eppure, nel cuore di questa oscurità, c'è una fiamma tenue, la volontà di resistere, di trovare un varco nella nebbia. Forse, un giorno, la luce penetrerà, dissolvendo la nebbia, e la mente tornerà a brillare, libera da questo peso invisibile. Elisabetta Sanguedolce

Rosa Peonia; Sovrana del Giardino

  Un omaggio poetico alla bellezza che sboccia nel silenzio “Nel cuore dell’estate, la peonia fiorisce e i sogni si nutrono.” Sovrana del giardino, rosa peonia, con petali di seta, dolce armonia. In un abbraccio morbido, colori fioriscono, e nel cuore dell'estate, sogni nutrono. Sfumature di rosa, bianco e rosso, un quadro vivente, un leggero sussurro. La peonia, eleganza senza tempo, regala momenti, ruba il pensiero. Tra le foglie verdi, bellezza si cela, ogni bocciolo, una storia racconta. Peonia, gioia degli occhi, orgoglio della terra, nel silenzio del giardino, la natura si onora.  Elisabetta Sanguedolce

Cose che mi danno sui nervi (in versi)

Un diario poetico tra frustrazione e surrealismo quotidiano “Quando il caffè si raffredda e l’orologio si scioglie, è il momento giusto per scrivere versi.” Il ticchettio lento di un orologio stanco, che scandisce il tempo di un attimo mancato. La penna che non scrive quando l’ispirazione è al picco, e il foglio bianco rimane, desolatamente, intatto. Il caffè che si raffredda sulla scrivania affollata, mentre le email si accumulano come foglie in autunno. Il traffico che brontola in lontananza, una bestia ingabbiata, e il semaforo che lampeggia, un eterno secondo. Le chiavi che si nascondono proprio quando sto per uscire, e il cellulare che squilla con chiamate promozionali senza fine. I pensieri che vorticano, impossibili da definire, come un groviglio di fili in una stanza senza confine. Il rumore assordante del silenzio quando cerco pace, e la pace che sfugge, come ombra al tramonto. Ma in questo sfogo poetico, una calma mi abbraccia, t...

Fiorire nel Cosmo

Cerco di andare avanti, ma la mia mente non mi segue. È come se fossimo due entità separate, in conflitto. La confusione alberga nel mio cervello, e la stanchezza è un cappotto di piombo che mi immobilizza. Tutto è bloccato, legato a questo momento. E io voglio andare via, volare lontano, fuggire da questa desolazione, scappare da una sofferenza attanagliante.   C'è stato un tempo in cui il seme del fiore è sprofondato nel fango. Ha riposato per secoli. Sono passati tanti secoli prima di rinascere... poi tutto è ricominciato. Chiudo gli occhi e vedo pianeti, mondi diversi e lontanissimi. Colori mai visti, suoni, profumi e vibrazioni mai sentite. È un’altra realtà? O è quella la verità, e questa invece una finzione? Può sembrare un sogno, una pazzia, un pensiero fantasioso... un pensiero delirante di una personalità conflittuale. Ma chi può dire cosa è reale e cosa non lo è? Nel fango antico riposa il seme,  avvolto da silenzi che sanno di tempo. Ha atteso secoli, ha sognato l...

"Gli asini fanno figura" diceva mio padre

Anche i sciecchi fannu fiura! "Gli asini fanno figura" diceva mio padre   ''Gli asini fanno figura” ha quella saggezza popolare che sa essere pungente e ironica allo stesso tempo. È una frase che racchiude un’intera filosofia: l’apparenza può ingannare, e anche chi non ha grandi capacità può sembrare brillante se sa come mettersi in mostra. Un po’ come dire che l’abito, a volte, fa il monaco… anche se sotto c’è un asino ! Questa riflessione mi fa pensare a quanto oggi, tra social media e comunicazione visiva, “fare figura” sia diventato quasi un’arte a sé. Ma mio padre, con quella frase, ci ricorda che la sostanza conta, e che non sempre chi brilla è oro. "Gli asini fanno figura" diceva mio padre. Una frase che mi è rimasta impressa. Un modo semplice e diretto per dire che anche chi non ha grandi capacità può apparire brillante, se sa come mettersi in mostra. A volte basta l’abito giusto, il tono sicuro, o semplicemente il contesto favorevole, oppure le giu...

Credere senza appartenere

Un pensiero ispirato a Franco Battiato Non sempre la fede ha bisogno di una parrocchia. A volte nasce nel silenzio di una stanza, nella luce che filtra tra le tende, nella musica che vibra come preghiera. Franco Battiato diceva di essere credente, ma non nel modo in cui si intende normalmente. La sua spiritualità era un viaggio, non una destinazione. Credeva nella bellezza che salva, nella liturgia che commuove, nella voce di Teresa d’Avila e nel respiro del Tao. Non cercava Dio nei dogmi, ma nella trasformazione dell’anima. E forse è proprio lì che abita il divino: nella libertà di chi cerca, nella grazia di chi non impone, nella poesia di chi sa ascoltare. Anch’io mi sento vicina a questa visione. Credo, ma non come si intende normalmente. Credo nel mistero, nella compassione, nell’arte che eleva, nella fede che non ha paura di dubitare. Sono anche delusa da molti uomini e donne di Chiesa, che si nascondono dietro quel nome per estorcere denaro, per costruire potere, per manipolare c...

Il ritorno

  “Il ritorno” Elena si voltò verso la roccia. Il pescatore era ancora lì, immobile, con lo sguardo che conteneva un saluto e un arrivederci. Lei alzò la mano, un sorriso appena accennato sulle labbra. Lui ricambiò con un lieve cenno del capo, come a dire: ora sai dove tornare . Il sentiero verso casa era breve, ma ogni passo sembrava più leggero. Il profumo del mare rimaneva sulla pelle, e nella mente risuonava ancora la voce della madre: Sarò sempre con te. Quando aprì la porta, la luce calda della sera entrò insieme a lei. Si lasciò cadere sul divano, circondata da cuscini di mille forme e colori: rotondi come lune, quadrati come finestre, morbidi come nuvole. Si rannicchiò, chiuse gli occhi e lasciò che il sonno la avvolgesse, portandola di nuovo verso la spiaggia dei sogni. “La fune dorata” Nel sogno, Elena si vede dall’alto. È lì, sul divano, avvolta dai cuscini, immobile come una figura dipinta. Accanto a lei, una fune dorata scintilla, viva di una luce propria. La fune sale...

La Spiaggia delle Memorie

 La Conchiglia che Non Respira Il pescatore porse a Elena una conchiglia diversa dalle altre. Era opaca, senza riflessi, e non pulsava come le altre. Sembrava… silenziosa. «Questa non custodisce un ricordo,» disse. «Ma un vuoto.» Elena la prese tra le mani. Era fredda, leggera, e dentro non c’era nulla. Nessun profumo, nessuna emozione. Solo silenzio. «Ogni tanto,» continuò il pescatore, «il mare raccoglie ciò che non è mai stato vissuto. I sogni dimenticati, le parole non dette, gli abbracci mai dati. Questa conchiglia è uno di quei sogni.» Elena lo guardò, colpita. «E cosa si fa con un sogno perduto?» Il pescatore sorrise. «Lo si ascolta. E poi, se si ha il coraggio, lo si vive.» Elena tiene tra le mani una conchiglia grigia, opaca, mentre il pescatore la osserva  con uno sguardo profondo. Il cielo è più velato, come se il mare stesso fosse in ascolto. Attorno a loro, le altre vongole brillano lievemente, ma quella tra le mani di Elena resta immobile, come sospesa nel tempo...

Oggi ricomincio da me

  Giornata da divano: cronaca di una Elena in modalità “non pervenuta” Oggi non ho voglia. Non di cucinare, non di pulire, non di rispondere ai messaggi, non di fingere entusiasmo. Mi sono svegliata con la stessa energia di un telecomando senza pile. Il mondo può aspettare. Io, oggi, no. Mi sono trascinata fino al divano come se fosse una meta sacra. Ho guardato il pavimento sporco, i piatti nel lavandino, i panni da piegare… e ho pensato: “No.” Non un “no” drammatico. Un “no” tranquillo, silenzioso, apatico. Un “no” che non cerca giustificazioni. Mi sento svuotata. Non triste, non arrabbiata. Solo… spenta . Come se qualcuno avesse abbassato il volume della mia voglia di fare. E sai cosa? Forse va bene così. Non siamo macchine. Non dobbiamo essere produttivi ogni giorno. A volte il corpo e la mente chiedono silenzio, lentezza, assenza. E io oggi gliela concedo. Mi chiedo se qualcun altro si sente così. Se c’è chi, come me, oggi ha deciso di non decidere. Di n...

La Spiaggia delle Conchiglie Giganti

 Ogni estate, Elena tornava alla spiaggia segreta dietro il promontorio, dove il vento parlava in sussurri e le onde sembravano custodire antichi segreti. Quella mattina, il mare era calmo, quasi in attesa.  Camminando sulla sabbia umida, Elena notò qualcosa brillare tra le alghe. Si chinò e trovò una vongola enorme, grande quanto la sua mano, con sfumature madreperlacee che cambiavano colore sotto il sole.  Incuriosita, scavò con le dita e ne trovò un’altra, e poi un’altra ancora. Ogni vongola sembrava pulsare di vita, come se contenesse qualcosa di più di semplice carne marina. Quando aprì la prima, non trovò perla né sabbia, ma un minuscolo frammento di memoria: il profumo della torta di mele di sua nonna, il suono delle risate sotto il portico, il calore di un abbraccio dimenticato. Ogni conchiglia racchiudeva un ricordo, non suo, ma di qualcuno che aveva amato quel mare prima di lei. Elena capì che quella spiaggia era un archivio di anime, e che il mare, in silenzio,...

La guerra delle briciole: cronaca di una battaglia casalinga

 Tutto è iniziato con una briciola. Una sola, minuscola, innocente briciola di biscotto caduta sul pavimento. Io non ci ho fatto caso. Le formiche sì. Nel giro di poche ore, la cucina si è trasformata in un’autostrada a sei zampe. Colonne ordinate, disciplina militare, obiettivi chiari: dispensa, piano cottura, e quel misterioso angolo dietro il frigorifero che nemmeno io ho mai esplorato. Parlate, chi vi manda? È stato lo zucchero? O il miele? Io voglio il nome del mandante. Ho provato con la diplomazia: pulizie accurate, barriere di aceto, discorsi motivazionali tipo “questa casa non è un buffet”. Niente da fare. Le formiche hanno riso in faccia al mio detersivo biologico. Poi è arrivato lui: Aiax Expel . Il nome già suonava come un gladiatore. Spruzzato con decisione, ha fatto il suo ingresso trionfale. Le formiche hanno fatto le valigie. Una mi ha lasciato un messaggio scritto con zucchero: “Ci ritireremo… per ora.” La cucina è tornata mia. Io ho vinto. Ma so che torneranno. E ...

Lavastoviglie in sciopero...

  Guanti da cucina, occhiali da sole e un atteggiamento da red carpet… mentre combatto contro i piatti sporchi. “Non volevo farlo, ma lo faccio con stile.” 😊Non per scelta, ma perché la lavastoviglie ha deciso di fare la sindacalista. Ha lasciato i piatti sporchi e un messaggio implicito: “Non è nel mio contratto.” La lavastoviglie ha scioperato, ma io no (Anche se ci sto pensando seriamente.) 🤣. Io, armata di spugna e sarcasmo, ho affrontato la montagna di stoviglie. Risultato: mani distrutte, pazienza evaporata, e un cucchiaino che ancora mi guarda storto. 🤐 “Cronache di una casa vissuta: il giorno in cui la lavastoviglie mi ha tradita” Oggi la mia lavastoviglie ha deciso di scioperare. Senza preavviso, senza una lettera di dimissioni, senza nemmeno un bip di cortesia. Mi sono avvicinata fiduciosa, ho aperto lo sportello… e lì, il dramma: piatti sporchi, bicchieri appannati, posate che sembravano uscite da un picnic nel fango. Ho capito subito che sarebbe stata una giornata d...

Chi è Ely?

Nome: Ely   Luogo: Vive in un piccolo paese tra mare e colline, dove il tempo sembra rallentare.  Carattere: Ely è introspettiva, sensibile, ma con una forza silenziosa che la guida.  Ama camminare nella natura, osservare i dettagli che sfuggono agli altri,  e scrivere pensieri che non sempre ha il coraggio di condividere.  Passioni: Dipingere con colori che raccontano emozioni Cucinare piatti che parlano di casa e di ricordi Dedicarsi al fai da te e agli hobby manuali, trasformando oggetti semplici in piccole magie Sperimentare cose nuove, anche solo per il gusto di mettersi alla prova. Leggere libri che le aprono mondi interiori. Curare il giardino come fosse un’estensione del suo cuore. Ferite: Ha perso qualcuno che amava profondamente,  e da allora cerca di ricucire il mondo con gesti piccoli e gentili.  Sogni: Vorrebbe partire, ma anche restare.  Vorrebbe essere letta, ma teme di essere capita troppo o fraintesa.  Frase chiave:...

Lettera aperta a chi ha dubitato di me (e a chi lo fa ancora)

Cammino.  Non per arrivare da qualche parte, ma per ricordarmi che posso muovermi.  Che posso scegliere la direzione, anche quando tutto intorno sembra volerla decidere per me. Mi avevano detto che non avevo volontà.  Che non avevo capacità.  Che ero troppo fragile, troppo indecisa, troppo lenta.  E per un po’, ci ho creduto.  Ho lasciato che quelle parole si infilassero sottopelle, come spine invisibili.  Mi sono seduta accanto al dubbio, l’ho ascoltato, l’ho quasi chiamato amico. Ma poi, un giorno qualunque, ho alzato lo sguardo.  Ho visto le foglie muoversi al vento, ho sentito il sole sulla fronte,  e ho capito che non serve il permesso di nessuno per essere ciò che sono. Non sono qui per dimostrare nulla.  Non voglio vincere una gara che non ho scelto di correre.  Voglio solo vivere con autenticità, anche quando tremo.  Voglio scegliere, anche quando sbaglio.  Voglio essere, anche quando non capisco chi sono. Questa l...