Ogni estate, Elena tornava alla spiaggia segreta dietro il promontorio, dove il vento parlava in sussurri e le onde sembravano custodire antichi segreti. Quella mattina, il mare era calmo, quasi in attesa. Camminando sulla sabbia umida, Elena notò qualcosa brillare tra le alghe. Si chinò e trovò una vongola enorme, grande quanto la sua mano, con sfumature madreperlacee che cambiavano colore sotto il sole.
Il Segreto del Mare
Elena tornò sulla spiaggia il giorno seguente, con il cuore pieno di domande. Le vongole pulsanti, i frammenti di memoria… tutto sembrava troppo reale per essere solo un sogno. Seduto su uno scoglio, c’era un vecchio pescatore. La pelle salata dal vento, la barba bianca come la schiuma, e gli occhi azzurri che sembravano aver visto ogni tempesta. Intrecciava reti con dita lente, come se stesse cucendo il tempo. «Le hai trovate, vero?» disse senza voltarsi. Elena si fermò. «Le vongole grandi… erano vive. Dentro c’erano ricordi.» Il pescatore annuì. «Non sono vongole comuni. Sono custodi. Il mare le crea quando un’anima lascia qualcosa di prezioso dietro di sé. Non oggetti, ma emozioni. Il mare non dimentica.» Elena si sedette accanto a lui. «E tu come lo sai?»
«Perché una volta, ho perso qualcuno. E il mare mi ha restituito il suo sorriso, racchiuso in una conchiglia.»
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