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La Solitudine

  La Solitudine Versi dal silenzio interiore La solitudine, un dolore silenzioso, Un abisso senza fine, un naufragio interiore. Ma forse, in questo silenzio, troverò la mia voce, E la solitudine diventerà un canto di speranza. La luna, pallida e malinconica, Guarda dall’alto la mia misera esistenza. E le lacrime si confondono con la pioggia, Nascoste, come il mio cuore, nel buio. Nel silenzio dell’anima, la solitudine si insinua, Un’ombra grigia che avvolge il cuore, Come un abbraccio freddo e implacabile. Le stelle, lontane e inaccessibili, Sembrano danzare al ritmo della mia tristezza. E il vento sussurra segreti di altre vite, Ma io resto qui, sola, con la mia pena. Elisabetta Sanguedolce

Fiorire nel Cosmo

Cerco di andare avanti, ma la mia mente non mi segue. È come se fossimo due entità separate, in conflitto. La confusione alberga nel mio cervello, e la stanchezza è un cappotto di piombo che mi immobilizza. Tutto è bloccato, legato a questo momento. E io voglio andare via, volare lontano, fuggire da questa desolazione, scappare da una sofferenza attanagliante.

 


C'è stato un tempo in cui il seme del fiore è sprofondato nel fango. Ha riposato per secoli. Sono passati tanti secoli prima di rinascere... poi tutto è ricominciato.

Chiudo gli occhi e vedo pianeti, mondi diversi e lontanissimi. Colori mai visti, suoni, profumi e vibrazioni mai sentite. È un’altra realtà? O è quella la verità, e questa invece una finzione?

Può sembrare un sogno, una pazzia, un pensiero fantasioso... un pensiero delirante di una personalità conflittuale. Ma chi può dire cosa è reale e cosa non lo è?



Nel fango antico riposa il seme, 

avvolto da silenzi che sanno di tempo.

Ha atteso secoli, ha sognato la luce 

mentre il mondo girava senza di lui.

La mente si spezza, si sdoppia, 

come due lune in orbita inversa. 

Io cammino, lei resta. 

Io volo, lei si chiude in sé.

Ma chiudo gli occhi e il cielo si apre 

come una ferita luminosa. 

Pianeti danzano, 

colori mai visti mi chiamano 

con voci che non conosco.

Un fiore sboccia sul petto, 

tra le stelle e la terra, 

tra la desolazione 

e il desiderio di essere altrove, 

di essere intera.

È sogno? È verità? 

O solo il respiro di una realtà 

che non ha bisogno di prove per esistere?

E.S.


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