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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

La Solitudine

  La Solitudine Versi dal silenzio interiore La solitudine, un dolore silenzioso, Un abisso senza fine, un naufragio interiore. Ma forse, in questo silenzio, troverò la mia voce, E la solitudine diventerà un canto di speranza. La luna, pallida e malinconica, Guarda dall’alto la mia misera esistenza. E le lacrime si confondono con la pioggia, Nascoste, come il mio cuore, nel buio. Nel silenzio dell’anima, la solitudine si insinua, Un’ombra grigia che avvolge il cuore, Come un abbraccio freddo e implacabile. Le stelle, lontane e inaccessibili, Sembrano danzare al ritmo della mia tristezza. E il vento sussurra segreti di altre vite, Ma io resto qui, sola, con la mia pena. Elisabetta Sanguedolce

La Solitudine

  La Solitudine Versi dal silenzio interiore La solitudine, un dolore silenzioso, Un abisso senza fine, un naufragio interiore. Ma forse, in questo silenzio, troverò la mia voce, E la solitudine diventerà un canto di speranza. La luna, pallida e malinconica, Guarda dall’alto la mia misera esistenza. E le lacrime si confondono con la pioggia, Nascoste, come il mio cuore, nel buio. Nel silenzio dell’anima, la solitudine si insinua, Un’ombra grigia che avvolge il cuore, Come un abbraccio freddo e implacabile. Le stelle, lontane e inaccessibili, Sembrano danzare al ritmo della mia tristezza. E il vento sussurra segreti di altre vite, Ma io resto qui, sola, con la mia pena. Elisabetta Sanguedolce

Perché nei sogni si vola?

  Perché nei sogni si vola? Quando la mente si libera, anche il corpo smette di pesare Nel mondo dei sogni, le leggi della fisica si dissolvono come nebbia all’alba. Volare è una delle esperienze oniriche più comuni e affascinanti. Ma cosa significa davvero?  Esplorazione della libertà Volare nei sogni è spesso simbolo di libertà. È la sensazione di superare limiti, di andare ovunque senza restrizioni. È il corpo che si alleggerisce, e l’anima che si espande.  Controllo e potere Quando sogni di volare, sei tu a decidere la rotta. L’altezza, la direzione, la velocità. È un sogno di dominio, di sicurezza, di potere personale.  Espressione dell’inconscio Il volo può essere un messaggio nascosto. Il desiderio di fuggire, di superare ostacoli, di liberarsi da ciò che opprime. È l’inconscio che parla, con ali invisibili.  Esperienza sensoriale A volte, volare è semplicemente bello. ...

Corazza Invisibile

  Corazza Invisibile Riflessione sulla solitudine, il giudizio e la forza interiore Nella vita, l’unica corazza che ti resta  è la consapevolezza di non essere come gli altri. Non è presunzione, è consapevolezza. Nessuno può capire quello che hai dentro,  perché nessuno ha mai vissuto i tuoi stessi drammi. Possono illudersi di provare empatia,  ma alla prima idea sbagliata che si faranno di te,  quella rimarrà impressa per sempre. Sarà quella l’innesco, il pretesto per giudicarti senza pietà. E ti demoliranno, finché di te non resterà nemmeno la polvere. Il vero motivo sai qual è? La competizione. L’invidia. La gelosia. Perché molti, al posto del sangue,  hanno questo lievito d’odio  che spazza via ogni briciolo di senso umano.  Elisabetta Sanguedolce

Christiane e il Mistero del Teatro Abbandonato

  Christiane e il Mistero del Teatro Abbandonato Episodio I - Il fantasma tra le quinte La pioggia scrosciava incessante su Londra, e le strade erano avvolte in un velo di nebbia. Christiane, l'indagatrice dell'incubo, si ritrovò davanti a un vecchio teatro abbandonato. Le insegne sbiadite recitavano “Teatro dell’Oscurità” , ma ora sembrava più un luogo di desolazione che di spettacolo. Melissa, la sua assistente, la seguiva con passo incerto. “Christiane, cosa ci facciamo qui? Questo posto sembra maledetto.” Christiane si fermò davanti alla porta di legno marcio. “Melissa, i fantasmi amano i teatri. Hanno un debole per le luci soffuse e le risate smorzate. E questo teatro…” Fece una pausa, scrutando le finestre rotte. “Questo teatro ha una storia oscura.” Entrarono. L’interno era un labirinto di corridoi polverosi e palchi sgretolati. Le sedie erano coperte di ragnatele, e l’aria profumava di muffa e vecchio legno. Christiane acce...

Lady Penelope e il Caso del Tè

  Lady Penelope e il Caso del Tè Episodio I — Un segreto tra le tazze La villa di Lady Penelope era avvolta in una nebbia fitta, quella fredda mattina di dicembre. Il giardino sembrava sospeso nel tempo, e le finestre tremavano sotto il respiro dell’inverno. I suoi ospiti, un gruppo eterogeneo di amici e parenti, si erano riuniti per il tradizionale tè delle cinque. Ma questa volta, il tè avrebbe portato con sé un segreto oscuro. La signora Agnes, la governante, aveva preparato tutto con cura. Le foglie profumate galleggiavano nella teiera d’argento, e le tazze di porcellana erano disposte con precisione millimetrica. Lady Penelope, una donna dai capelli grigi raccolti in uno chignon impeccabile e occhi che non perdonavano, si sedette al capo del tavolo. “Benvenuti, miei cari amici,” disse Lady Penelope. “Oggi abbiamo un motivo speciale per festeggiare.” Ma mentre i partecipanti sorseggiavano il tè, qualcosa andò storto. Il signor Archibald, un a...

Il Viaggio del Vecchio Capitano

  Il Viaggio del Vecchio Capitano Un racconto di mare, coraggio e una rivelazione sorprendente “Nel porto di Portobello, dove le onde s’infrangevano contro gli scogli…” Nel porto di Portobello, dove le onde s’infrangevano contro gli scogli e le vele dei velieri danzavano al vento, viveva un vecchio capitano di nome Andrea. Andrea aveva navigato per tutta la vita, attraversando mari tempestosi e scoprendo terre lontane. Un giorno, mentre si riposava sulla sua barca, Andrea ricevette una lettera. Era un invito a partecipare a una pericolosa spedizione alla ricerca di un tesoro nascosto su un’isola remota. Andrea sapeva che il viaggio sarebbe stato difficile, ma il richiamo dell’avventura era troppo forte. Radunò un equipaggio di marinai coraggiosi e salpò verso l’ignoto. Attraversarono tempeste, affrontarono pirati e navigarono attraverso acque inesplorate. Andrea guidava la sua ciurma con fermezza e saggezza, ispirandoli con storie di a...

Un grido silenzioso contro la freddezza del mondo

  Indifferenza, Poesia nella nebbia sociale Un grido silenzioso contro la freddezza del mondo “Nel buio, una fiamma persiste: la volontà di rompere l’indifferenza.” Nella società indifferente, gli occhi si incrociano senza vedere, le parole si perdono nel vuoto, e i cuori si spezzano in silenzio. Le persone camminano, mentre la nebbia si addensa, ignorando le lacrime nascoste, le speranze infrante, i sogni svaniti. La gentilezza è un lusso raro, la compassione un ricordo sbiadito, mentre la nebbia avvolge tutto, soffocando ogni slancio di umanità. Eppure, nel buio, una fiamma persiste, la volontà di resistere, di tendere una mano, di rompere l'indifferenza. Forse, un giorno, la nebbia si diraderà, e la società tornerà a respirare, con cuori aperti e occhi attenti, libera da questa morsa gelida. Elisabetta Sanguedolce

Nebbia nel cervello, Poesia di una mente in lotta

Nebbia nel cervello,  Poesia di una mente in lotta Un viaggio poetico tra confusione, resistenza e speranza “Pensieri avvolti in veli grigi, come ragnatele che impediscono la chiarezza.” Nebbia nel cervello pensieri avvolti in veli grigi, come ragnatele intricate che impediscono la chiarezza. La mente, un labirinto nebbioso, dove le idee si smarriscono, e le parole si disperdono come foglie portate via dal vento. La società indifferente, ignora la lotta silenziosa, mentre la nebbia si addensa, soffocando ogni slancio di speranza. Eppure, nel cuore di questa oscurità, c'è una fiamma tenue, la volontà di resistere, di trovare un varco nella nebbia. Forse, un giorno, la luce penetrerà, dissolvendo la nebbia, e la mente tornerà a brillare, libera da questo peso invisibile. Elisabetta Sanguedolce

Rosa Peonia; Sovrana del Giardino

  Un omaggio poetico alla bellezza che sboccia nel silenzio “Nel cuore dell’estate, la peonia fiorisce e i sogni si nutrono.” Sovrana del giardino, rosa peonia, con petali di seta, dolce armonia. In un abbraccio morbido, colori fioriscono, e nel cuore dell'estate, sogni nutrono. Sfumature di rosa, bianco e rosso, un quadro vivente, un leggero sussurro. La peonia, eleganza senza tempo, regala momenti, ruba il pensiero. Tra le foglie verdi, bellezza si cela, ogni bocciolo, una storia racconta. Peonia, gioia degli occhi, orgoglio della terra, nel silenzio del giardino, la natura si onora.  Elisabetta Sanguedolce

Cose che mi danno sui nervi (in versi)

Un diario poetico tra frustrazione e surrealismo quotidiano “Quando il caffè si raffredda e l’orologio si scioglie, è il momento giusto per scrivere versi.” Il ticchettio lento di un orologio stanco, che scandisce il tempo di un attimo mancato. La penna che non scrive quando l’ispirazione è al picco, e il foglio bianco rimane, desolatamente, intatto. Il caffè che si raffredda sulla scrivania affollata, mentre le email si accumulano come foglie in autunno. Il traffico che brontola in lontananza, una bestia ingabbiata, e il semaforo che lampeggia, un eterno secondo. Le chiavi che si nascondono proprio quando sto per uscire, e il cellulare che squilla con chiamate promozionali senza fine. I pensieri che vorticano, impossibili da definire, come un groviglio di fili in una stanza senza confine. Il rumore assordante del silenzio quando cerco pace, e la pace che sfugge, come ombra al tramonto. Ma in questo sfogo poetico, una calma mi abbraccia, t...

Fiorire nel Cosmo

Cerco di andare avanti, ma la mia mente non mi segue. È come se fossimo due entità separate, in conflitto. La confusione alberga nel mio cervello, e la stanchezza è un cappotto di piombo che mi immobilizza. Tutto è bloccato, legato a questo momento. E io voglio andare via, volare lontano, fuggire da questa desolazione, scappare da una sofferenza attanagliante.   C'è stato un tempo in cui il seme del fiore è sprofondato nel fango. Ha riposato per secoli. Sono passati tanti secoli prima di rinascere... poi tutto è ricominciato. Chiudo gli occhi e vedo pianeti, mondi diversi e lontanissimi. Colori mai visti, suoni, profumi e vibrazioni mai sentite. È un’altra realtà? O è quella la verità, e questa invece una finzione? Può sembrare un sogno, una pazzia, un pensiero fantasioso... un pensiero delirante di una personalità conflittuale. Ma chi può dire cosa è reale e cosa non lo è? Nel fango antico riposa il seme,  avvolto da silenzi che sanno di tempo. Ha atteso secoli, ha sognato l...

"Gli asini fanno figura" diceva mio padre

Anche i sciecchi fannu fiura! "Gli asini fanno figura" diceva mio padre   ''Gli asini fanno figura” ha quella saggezza popolare che sa essere pungente e ironica allo stesso tempo. È una frase che racchiude un’intera filosofia: l’apparenza può ingannare, e anche chi non ha grandi capacità può sembrare brillante se sa come mettersi in mostra. Un po’ come dire che l’abito, a volte, fa il monaco… anche se sotto c’è un asino ! Questa riflessione mi fa pensare a quanto oggi, tra social media e comunicazione visiva, “fare figura” sia diventato quasi un’arte a sé. Ma mio padre, con quella frase, ci ricorda che la sostanza conta, e che non sempre chi brilla è oro. "Gli asini fanno figura" diceva mio padre. Una frase che mi è rimasta impressa. Un modo semplice e diretto per dire che anche chi non ha grandi capacità può apparire brillante, se sa come mettersi in mostra. A volte basta l’abito giusto, il tono sicuro, o semplicemente il contesto favorevole, oppure le giu...